È nata Caterina Olmastroni!

Sabato 18 febbraio 2017 è nata Caterina Olmastroni, figlia di Francesco Olmastroni e Simona Vitagliano.

Benvenuta Caterina!!

Il Mond apre le porte alla primavera

Da domani a maggio tanti giorni di apertura per il nuovo museo dell’Onda

 

Si inizia a sentire aria di San Giuseppe e il Mond, il museo della Contrada Capitana dell’Onda, ci regala un calendario di aperture per accompagnarci dall’inverno al cuore della primavera.

L’orario per le visite al museo, in via Giovanni Duprè 103, sarà dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 14.30 alle ore 18. Si comincia domani, sabato 18 febbraio per proseguire domenica 19 e poi di nuovo sabato 25 e domenica 26 febbraio. A marzo i giorni di apertura saranno: il 5, l’11, il 12, il 18, il 19, il 25 e il 26. Ad aprile, invece, il Mond sarà aperto l’1, il 2, l’8, il 9, il 15, il 16 e 17. In occasione del ponte della “Liberazione” il museo aprirà dal 22 al 25 aprile compreso, mentre per il ponte del “Primo maggio”, l’apertura è prevista da sabato 29 a lunedì 1 maggio.

Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile visitare il sito www.contradacapitanadellonda.com/mond

Debacle della Duprè

La salvezza ora si fa veramente difficile
 
La roboante sconfitta per 6-2 del Gs Duprè nella sfida salvezza contro la Pania non fa altro che abbattere il morale della truppa di Cicali che adesso è chiamata a rincorrere l’obiettivo stagionale senza più permettersi alcun passo falso nelle quattro partite rimanenti. I biancocelesti sono apparsi assolutamente non in partita fin dal primo minuto e nonostante la scialba prestazione resta da recriminare per la serata stortissima sul sintetico di Petriccio. Nonostante il risultato parli chiaro, i due pali colpiti da Giulio Salvini e il solare rigore non assegnato alla Duprè sul 2-1 per gli avversari dopo un’uscita kamikaze del portiere su Salvadori, non fanno altro che aggravare il rammarico per una partita nata male e finita peggio, con addirittura due autogol messi nello score, causa di due rimpalli in area di cui vittime sono stati Federico Toscano e Federico Brizzi.
 
Le pagelle
 
Voltolini 5.5  Voto di fiducia. A differenza delle altre partite non è presente in area e alcuni gol sono sulla sua coscienza. Bravo nei riflessi e migliorati sui rinvii, ma per questa volta è davvero troppo poco.
Toscano F. 5 L’attaccante della Pania è svelto e si posiziona sempre alle sue spalle. Non gestisce minimamente le difficoltà del match e soffre pesantemente gli avversari. Se perde lucidità ne risente la squadra e questa volta ha nettamente tradito le attese.
Rossi Paccani 5.5 Troppo solo per incidere. Bravo sempre a far ripartire la manovra, nelle difficoltà si sa sempre far valere. Meriterebbe un 7 per l’impegno e la costanza, ma la sfuriata alla ricerca dell’ammonizione a partita finita non può essere sorvolata.
Cavati 5 Prestazione in calando rispetto alle ultime uscite. Sente il peso della maglia da titolare e ci mette troppo prima di entrare in partita. Tempo di essere in partita che l’ossigeno è finito e va in affanno. Battuta d’arresto dopo alcune incoraggianti prestazioni.
Brizzi 5,5 Faro del centrocampo un po’ spento. Soffre la tecnica del centrocampo avversario che lo mette sempre in inferiorità numerica e di conseguenza non trova le giuste giocate. Attenuante è l’infortunio di Filippo Salvini che gli toglie subito un riferimento importante. Di pregevole fattura il suo primo gol.
Carletti 5 I tempi di Kata-Klismann sono ormai finiti. Grazie alla sua generosità sta dimostrando di non essere ancora sul sunset-boulevard ma quando le gambe non girano e il fiato non si rompe non resta altro che alzare bandiera bianca. Voto 8 per l’onestà e la correttezza dopo la sostituzione.
Salvini F. sv Come i minuti che passano dall’inizio della partita al suo infortunio.
Salvini G.  7 Non è una punta, ma si barcamena come può e con discreta classe. La prima traversa del match è un pallonetto al volo degno del miglior Ibrahimovic. Sfortunato, ma sempre punto di riferimento fondamentale per la squadra e per la salvezza.
 
Morini F. 5.5 Generoso, ma non basta. Se nelle altre partite il suo ingresso aveva dato sostanza in avanti, questa volta è davvero offuscato. La speranza è che non manchi troppo alla squadra nel prossimo incontro.
Salvadori 5 Arriva sempre tardi: alla partita, sulle seconde palle, nei contrasti. Schierato sulla fascia al posto di Carletti, incide poco o niente. Peccato perché avrebbe i numeri per sfondare ma ultimamente sta stentando.
Toscano G. 6 Bravo per dedizione alla causa e impegno. Fa i movimenti da punta e si sa far valere sgomitando. La qualità con i piedi è quella di un baskettaro ma tutto fa. In questa stagione ha imparato molto e si è prestato spesso alla causa. Encomiabile.
Rosini 5-
 
Mr Cicali 6 La situazione è un po’ quella del Crotone, più che del Pescara. Se sali di categoria e perdi i tuoi pezzi migliori in giro per le altre squadre, è inutile che tu possa aspirare alla salvezza tranquilla. Se un po’ la colpa è dei disertori (di cui uno in tribuna ad assistere al match), non va buttata la croce addosso alla squadra. Dal suo entusiasmo passa la salvezza, difficile ma non impossibile. Può essere lui l’uomo dei miracoli: se ne deve convincere per primo lui e la squadra lo seguirà. Lo vediamo già al grido di “Chi si estranea dalla lotta…”

Cuore e buona cucina. Ecco la ricetta per aiutare le popolazioni terremotate

Grande successo della cena di beneficenza delle Contrade. Ecco il comunicato congiunto del coordinamento dei Presidenti di Società

 

“Questa serata è il coronamento di un percorso di solidarietà iniziato circa 3 mesi fa e che ha visto le Contrade impegnate nell’iniziativa “Cuochi per Cascia”.

Dal 19 novembre 2016 allo scorso 28 gennaio, l’iniziativa proposta ed organizzata dal coordinamento delle 17 Società di Contrada in collaborazione con la Misericordia di Siena e la Protezione Civile, ha visto avvicendarsi circa 150 contradaioli impegnati a preparare oltre 56.000 pasti in 71 giorni, con picchi di oltre 1.000.

Questi numeri testimoniano da soli l’eccellente risposta del mondo contradaiolo all’iniziativa in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, oltre alla grande capacità organizzativa delle Società di Contrada il cui contributo è stato determinante. A tal proposito è dovuto un ringraziamento al Segretario del Coordinamento dei Presidenti, alla Misericordia, alla Protezione Civile e soprattutto a tutti i contradaioli che hanno prestato la loro importantissima opera.

Ogni Contrada ha potuto garantire almeno un turno e nonostante le avverse condizioni atmosferiche che spesso hanno caratterizzato il periodo di permanenza nel campo, possiamo affermare che questa esperienza, seppure impegnativa, sia stata gratificante per tutti e in linea con lo spirito ed i principi di solidarietà che caratterizzano le Contrade ed i Senesi.

Questo pomeriggio, nella Sala del Mappamondo si è svolta una cerimonia, promossa dall’Amministrazione Comunale in accordo con il Magistrato delle Contrade, durante la quale la Città ha voluto rendere omaggio e ringraziare i contradaioli che hanno partecipato all’iniziativa “Cuochi per Cascia”.

Alla presenza del Sindaco Bruno Valentini, dell’Assessore alle politiche sociali Anna Ferretti, di una delegazione del Comune di Cascia, del Provveditore della Misericordia di Siena Andrea Valboni, del Referente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia per il campo di Cascia Fulvio Barbagallo, dei 17 Presidenti delle Società di Contrada, di moltissimi senesi, contradaioli e dei cuochi-volontari che hanno svolto il loro servizio in condizioni ambientali spesso difficili, è stata l’occasione per testimoniare e riconoscere la vocazione solidaristica che la comunità di Siena interpreta sempre concretamente.

L’idea di questa cena in contemporanea in tutti i 17 rioni ha una storia che parte da lontano:

venne promossa durante un coordinamento dei Presidenti, intorno alla metà di ottobre (ancor prima della richiesta di collaborazione per il campo di Cascia) e fu subito condivisa da tutti per un impegno concreto, diverso e tangibile in favore delle popolazioni terremotate. Così, in accordo con il Magistrato delle contrade, venne concordato un piano di lavoro, portando avanti l’iniziativa con l’obiettivo di destinare il ricavato ad un valido progetto da individuare in futuro.

Tra le tante necessità urgenti e più lungimiranti di cui le zone terremotate avevano ed hanno bisogno, è stata posta l’attenzione sul Comune di Arquata del Tronto, tra i centri più colpiti dal sisma (anche in termine di vite umane). Proprio nella città in provincia di Ascoli Piceno è nata l’idea di realizzare un centro di aggregazione all’interno dell’area dove saranno collocate le casette in legno destinate ad accogliere gli abitanti della zona; un progetto comunitario importante finalizzato alla nascita di un circolo ricreativo per bambini, anziani e non solo, dove si potranno svolgere attività ludiche e divertenti di vario genere. Del resto la ricostruzione non passa soltanto dall’edilizia, ma anche e soprattutto dalla collettività, della sua cultura e della sua economia. Per questo il progetto sociale ci è apparso subito di grande rilevanza, rispecchiando tra l’altro le finalità aggregative delle nostre Contrade.

Il sindaco di Arquata ha accolto con entusiasmo la nostra disponibilità e a cui contribuiranno anche il Coordinamento delle donne di Contrada (devolvendo il ricavato della commedia “A spasso nel tempo” del 3, 4 e 5 marzo al teatro dei Rozzi) e il comitato permanete degli Economi di Contrada (che ha già destinato il suo contributo).

In questo storico momento e in questa serata in cui oltre 5000 persone si ritrovano tutti a tavola per l’importantissima iniziativa in favore delle popolazioni colpite dal terremoto vi invitiamo a rispondere con un applauso alla straordinaria manifestazione di solidarietà e generosità di cui anche voi stasera siete protagonisti e un applauso per l’immenso ringraziamento a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito alla realizzazione di questo meraviglioso progetto.

 

Il Coordinamento dei presidenti di Società”

Onda-erasmus

Il Mond si apre al Mondo. Bella iniziativa con gli studenti Erasmus.

Centocinquanta studenti hanno visitato il nostro museo. Una bella iniziativa raccontata da questo articolo del Corriere di Siena, firmato da Attilio Botarelli.

Cultura, amicizia, considerazione, occasionalmente unite per festeggiare non un addio ma un arrivederci. Il simpatico incontro ha avuto luogo nelle sale del Museo della Contrada dell’Onda, con la partecipazione del gruppo Erasmus, composta da circa 150 studenti provenienti da vari paesi stranieri, per seguire gli studi universitari.

La sede della contrada dell’Onda è così diventata il punto di appoggio tra Siena e tutto ciò che la circonda: un esempio di apertura della città verso il mondo studentesco, un lungimirante senso di accoglienza che ha aperto la porta della contrada senese, il che ha consentito agli studente stranieri di tornare a casa loro con Siena nel cuore: un atto di amorevolezza che distingue la nostra città e conferma che Siena apre braccia, animo e sentimento ai suoi ospiti. Gli studenti, formati in gruppo maschile-femminile, sono entrati nel Museo con aspetto gioviale tale da apparire  un trionfo della gioventù.

A riceverli con piena cordialità, sono stati l’onorando priore dell’Onda, Massimo Castagnini, soddisfatto nel constatare che questi diligenti studenti, durante la loro permanenza a Siena, hanno passato molte serate nella contrada dell’Onda e, come ultimo atto, sono venuti a visitare il Museo per il rituale arrivederci, e Alessandro Betti, presidente della Società Giovanni Duprè, organizzatore e trascinatore del cordiale avvicinamento, anche lui lieto di avere intrapreso con questi giovani universitari, un percorso culturale, legato una sentita amicizia, passato momenti di efficace accoglienza. Inoltre è da considerare l’onore e l’onere che si è accollata la Contrada di via Duprè, quello di rappresentare tutte le contrade, al fine di mostrare Siena nella sua esemplare vitalità.

L’ampliamento del museo della contrada dell’Onda, inaugurato nel giugno scorso, è diventato uno spazio polifunzionale per avvenimenti e attivismo dei contradaioli. Nell’occasione l’esposizione museale è stata molto ammirata dagli studenti del gruppo Erasmus, che si sono sentiti ondaioli anche se non legalmente battezzati. Ancora un caso in cui si dimostra che Siena ama e sa pure farsi amare.

Onda-erasmus

Onda-erasmus

Onda-erasmus

Si ringrazia Alessia Bruchi per le foto

 

 

Sconfitta di misura per il Giesse

Un altro ko, questa volta con la seconda della classe

Il Gs Duprè esce sconfitto dal campo di Geggiano per mano dell’Alberino dopo uno stranissimo match terminato 5-4. E’ infatti vana la rimonta dei ragazzi di Cicali che pagano un blackout tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo che li vedeva sotto per 4-0 dopo soli cinque minuti della ripresa. Se vedendo l’andamento della gara si potrebbe pensare ad una sconfitta meritata, il gran numero di occasioni create dai biancocelesti, si registrano una traversa sullo 0-0 e un palo clamoroso con deviazione che avrebbe regalato il 4-3 a 20 minuti dalla fine, non fa altro che aggravare l’amarezza per una partita in cui si è vista una grande organizzazione di squadra da una parte e grande tecnica individuale dall’altra, dove i rossoneri dell’Alberino hanno avuto la meglio. La squadra di mister Cicali, con Filippo Salvini rientrato dall’infortunio a capitanare la squadra, non può far altro che rammaricarsi per un’occasione sprecata ai fini di risalire la classifica con un calendario che la metterà di fronte alla Pania nella sfida salvezza di lunedì prossimo (campo Petriccio, ore 21,30).

Voltolini 6,5 Tra i pali è una sicurezza e anche questa volta non delude le attese. Con i piedi è sempre lucido e aiuta sempre la squadra nella costruzione del gioco. E’ il primo ad andare in blackout alla fine del primo tempo, rinviando troppe volte male e senza motivo, non aiutando più la squadra a salire.
Toscano F. 5,5 Chiamato a far fronte ad avversari fisicamente più dotati, se la cava anche se con un po’ di affanno. Le sue sortite alla Lucio non fanno altro che far prendere contropiedi e spaventi alla retroguardia della Duprè. Quando gioca semplice è sempre un baluardo difensivo di lusso, ma gli va sempre ricordato.
Rossi Paccani 6,5 Gioca di esperienza in una partita in cui sembra un lillipuziano in mezzo a tanti Gulliver. Intelligente e furbo nel difendere anche se spesso messo in difficoltà, quando nel secondo tempo ha spazio per giocare fa ripartire l’azione con qualità e la lenta rimonta passa soprattutto dai suoi piedi.
Brizzi 7 Nel mezzo al campo fa vedere tutta la sua qualità. Intorno a lui gira la squadra e quando smette di salire la squadra ne risente. Nel secondo tempo impensierisce diverse volte il portiere avversario e dimostra di essere tecnicamente il migliore di questa squadra.
Carletti 5,5 Il gol sbagliato da posizione defilata ma a porta vuota nel secondo tempo che poteva regalare il 4-3 con quasi mezzo tempo da giocare pesa come un macigno sulle spalle del biondo delle Lombarde. Sta però trovando continuità e fornisce la solita prestazione generosa, dimostrando di essere nettamente in crescendo.
Rosini 5,5 Voto di fiducia, perché i soliti discorsi del bello ma incompiuto ormai non bastano più. Sacrificato sulla fascia per il bene della squadra, in fase offensiva riesce a conquistare diversi palloni in attacco, ma quando perde la posizione fa sempre molta fatica a recuperare la posizione. Nel break del quattro a zero è uno dei giocatori più in difficoltà.
Salvini F. 6,5 La fascia di capitano è l’emblema del suo rapporto con la squadra. Propone la solita partita di sostanza e quando non riesce più a controllare la palla in avanti la squadra inevitabilmente ne risente. Nel secondo tempo produce tantissimo ma sbaglia un gol incredibile solo davanti al portiere dopo un’azione strepitosa. Se trova continuità, il futuro è solo roseo. Per tutta la squadra.
Salvadori 5,5 Parte a mille, finisce a zero. Primo quarto d’ora di sacrificio, corsa e scatti. Sbaglia un paio di gol a basso coefficiente di difficoltà sullo zero a zero prima di spengersi. Quando nel secondo tempo inventa lo splendido primo gol della rimonta è purtroppo solo un fuoco di paglia nella sua prestazione.

Cavati 6,5 Il suo ingresso dà vitalità alla squadra e dà il via alla rimonta. Il gol al volo di stinco-ginocchio è il premio per aver aspettato dalla panchina il momento giusto. Con l’arrivo della primavera sta piano piano avanzando nelle prestazioni e questo sarà di aiuto alla squadra nelle prossime partite.
Toscano G. 6 Il portiere gli nega l’eurogol in girata di testa, ma è l’unico spunto della sua gara. Lotta, combatte, picchia e prende calci, ma tiene poco palla e fa fatica a far salire la squadra.
Salvatori 6 Prestazione di sacrificio nel momento di massimo sforzo della squadra. Ha poco tempo per entrare in partita ma fin da subito mette fisicità in campo. Sulla fascia sinistra si impegna e lotta come un leone, gioca semplice ma è efficace.

Mr Cicali 6,5 Con la squadra sotto per tre a zero e con il morale sotto i tacchi, predica calma e fiducia. La squadra recepisce il messaggio e piano piano sale di rendimento, forse troppo tardi ma non è colpa sua. Il Gs gioca bene ma concretizza poco, la sua frase sullo 0-0 “abbiamo preso traversa, conta ai fini del risultato?” sintetizza la situazione della squadra, in credito con gli Dèi del calcio. Bravo a gestire un arbitro con cui ha avuto precedenti poco felici. Il suo ingresso nel finale propizia il gol del 5-4, ultimo della serata.

Il “compleanno” del Duprè

Il 2017 sarà l’anno di Giovanni Duprè. In occasione di duecento anni della nascita dello scultore senese – il 1 marzo 1817 – l’Onda ha deciso di dedicare una serie di eventi per celebrarne l’opera e la memoria.

Giovanni Duprè è uno dei più importanti scultori dell’Ottocento, che raggiunse fama di artista internazionale. L’Onda e Siena gli tributarono, a suo tempo, onori e affetto, intitolandogli addirittura una via mentre era ancora in vita.

Il rapporto dello scultore e della Famiglia Duprè con l’Onda prosegue ancora oggi e l’orgoglio per questo figlio di Siena e dell’Onda non è mai venuto meno.

Ne abbiamo parlato con Simonetta Losi, presidente dell’Associazione Policarpo Bandini, che sta organizzando le iniziative in programma a partire dal prossimo mese di marzo.

 

Per maggiori informazioni visita la pagina Duprè Duecento.

 

Quali sono le iniziative in programma per i 200 anni della nascita del Duprè?

Il 2017 sarà, nelle intenzioni della Contrada, l’anno del Duprè. Sono in cantiere almeno tre grandi eventi, seguiti da un Gruppo all’interno dell’Associazione Policarpo Bandini, appositamente costituito, che si sta dando molto da fare. Le celebrazioni si apriranno il 4 marzo con un convegno rivolto ad artisti e studiosi su Giovanni Duprè e il suo tempo. I relatori saranno il professor Ettore Spalletti – insigne studioso e massimo esperto dell’Artista – il dottor Carlo Sisi, esperto di arte moderna, la dottoressa Silvestra Bietoletti, storica dell’arte e il dottor Bruno Santi, già Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio a Siena. È relatore del convegno anche il nostro Alberto Cornice, che desidero ringraziare fin da ora perché ci ha aperto la strada al contatto con questi insigni relatori. In collaborazione con la Fondazione Amalia Ciardi Duprè è in preparazione anche una mostra della scultrice Amalia Ciardi Duprè, che accompagna ai temi dell’arte sacra sculture di forte impegno sociale, che si trovano in piazze, chiese e palazzi di numerose città italiane ed estere come New York e Parigi. Fortemente voluta dall’assemblea è l’elaborazione di un progetto sulla scultura – concorso, mostra e laboratori, che coinvolge i giovani e gli studenti del Liceo Artistico di Siena. Grazie all’opera dell’Agenzia Multimediale dell’Onda, che ha il compito di pubblicizzare al massimo tutte le iniziative, queste saranno accompagnate dalla creazione di materiali cartacei – come atti del convegno e cataloghi – e di materiali video.

 

Quali saranno i partner dell’evento?

Giovanni Duprè è un artista ondaiolo, ma naturalmente è un artista senese. Quindi la volontà di celebrarlo, nata dall’Onda, non poteva non ricercare un coinvolgimento importante a livello cittadino. Questo si è trovato grazie alla sensibilità del Sindaco e dell’Assessorato alla Cultura, che ha promesso un appoggio fattivo alle iniziative che abbiamo presentato, aggiungendo idee per altri eventi più di pertinenza dell’Amministrazione Comunale. Siamo stati accolti benissimo e le nostre idee sono piaciute all’Assessore Francesca Vannozzi, con la quale si è stabilito un rapporto cordiale. I termini precisi della collaborazione stanno per essere concretizzati in questi giorni, con un incontro che avremo, il Priore e io, con l’Assessore. E speriamo che il rapporto che si sta creando con l’Amministrazione riservi anche qualche bella sorpresa.

 

Al di là del valore artistico dell’opera del Duprè, perché, a tuo parere, questa figura continua ad essere così importante per l’Onda?

Perché fa parte della nostra identità. Troviamo Giovanni Duprè nella toponomastica, nel nome della via principale dell’Onda. È citato nell’inno “il Duprè che alla fede innamora / con la bella, immortale Pietà”. La nostra Società porta il suo nome. Insomma, molto parla di lui e molto altro testimonia il legame della famiglia Duprè con l’Onda: i discendenti hanno donato alla Contrada una gipsoteca di grandissimo valore che è uno dei fiori all’occhiello del nostro museo, oltre ad altre testimonianze storico artistiche preziose. Insomma, gli Ondaioli sono, da sempre, innamorati e fieri di questo loro figlio famoso, anche se in realtà Giovanni Duprè ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Firenze. Quando l’artista tornava era oggetto di grandi feste e grandi riconoscimenti da Siena e in particolare da quelli che chiamava con affetto e condiscendenza “i miei buoni Ondaioli”.

 

So che stai leggendo molte opere legate a questa figura. Ci sono aspetti “segreti” o comunque più umani che ti hanno colpito studiando, per esempio, la sua autobiografia?

Tutti noi stiamo studiando vari aspetti della figura del Duprè: il valore aggiunto delle celebrazioni è proprio questo impulso alla conoscenza, anche da parte di persone che non si occupano principalmente di arte. Da questo punto di vista è emblematico il lavoro di Lucia Rossi che ha prodotto il censimento di tutte le opere del Duprè che si trovano sparse in vari luoghi della Città.

 

Ci sono ancora rapporti tra la famiglia Duprè e la Contrada?

Sì, ci sono. Improntati a un reciproco rispetto e riconoscimento. Abbiamo avuto il piacere di presentare, alcuni anni fa, un volume su Amalia Ciardi Duprè e di aver realizzato un video su di lei e sulla sua opera.

 

Quali attività svolge l’associazione “Policarpo Bandini” nella vita della Contrada?

L’Associazione attualmente ha come scopo la promozione di iniziative culturali, per la Contrada e per la Città. Nel caso specifico delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giovanni Duprè, il Priore l’ha incaricata di essere un po’ il “braccio armato” della Contrada, che è ovviamente il soggetto principale dell’evento. Noi siamo al servizio dell’Onda, nel settore delle iniziative culturali.

 

Al di là del bicentenario quali sono, a tuo parere, le iniziative che la Contrada e l’associazione possono portare avanti per valorizzare la figura del Duprè e dell’Ottocento senese?

Le iniziative sono moltissime e vanno dalle più semplici, come scannerizzare, ingrandire e mettere in mostra le cartoline di Otello Rogani, a quelle più complesse, come ad esempio ospitare delle mostre temporanee nel nostro Museo, con temi legati all’Ottocento visto da una prospettiva storico-artistica, sociale e contradaiola, fino ad arrivare al Palio. Questa, del resto, era la vocazione iniziale del Policarpo: ospitare il Museo dell’Onda e insieme diventare un punto di riferimento per l’ideazione e la realizzazione di iniziative sull’Ottocento senese. Raccordandosi con il Museo e la multimedialità che si sta costruendo al suo interno, credo che potremmo fare grandi cose. Più in generale, vorremmo avvicinare le persone agli aspetti culturali della Contrada: non una cultura elitaria, un sapere che mette soggezione, ma un arricchimento personale, un momento piacevole, qualcosa che possa risvegliare nel maggior numero di persone possibile la curiosità e la passione per la bellezza e per la conoscenza.

 

Cosa ti aspetti dagli ondaioli e dall’Onda in vista di questo importante appuntamento per la Contrada?

Moltissimo. Moltissimo perché tutti dobbiamo andare orgogliosi del nostro Artista, proprio come facevano gli Ondaioli del passato. Moltissimo perché celebrando Giovanni Duprè l’Onda celebra anche se stessa, una parte della propria storia e del proprio patrimonio. Sento il Priore e il Seggio molto vicini e determinati a portare avanti le celebrazioni, con la giusta ambizione di vedere l’Onda protagonista e promotrice di un evento di portata cittadina e non solo. Interpretando i sentimenti dell’Associazione Policarpo Bandini, ma anche quelli della Dirigenza e del Seggio, vorrei e vorremmo tanta partecipazione da parte di tutti i contradaioli, perché il “compleanno” del Duprè sia la festa di tutti, e anche per dimostrare al nostro Artista che non siamo cambiati: che siamo ancora quei “buoni Ondaioli” che lo circondavano di affetto e ne erano da lui ricambiati.

 

 

Benedizione della stalla, la versione di Nello

Martedì 17 gennaio 2017, in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, nell’Onda, alle ore 19 si è svolta la tradizionale benedizione della stalla.

di Nello Cancelli

La benedizione della stalla è oggi un appuntamento certo e preciso del calendario ondaiolo ma, fino a non tantissimi anni fa, non era così. Si può quasi dire che sia un’usanza abbastanza recente. Vado a memoria e posso anche sbagliarmi, ma credo che l’idea sia stata di Bernardino Radicchi, una cerimonia abbastanza circoscritta, a poche persone e non pubblicizzata.

Io sicuramente in quel periodo non ci sono mai stato, tanto che poi, quando la cosa si è ingrandita e la partecipazione è stata estesa, ho sempre avuto qualche remora a parteciparvi. Mischiando il sacro con il profano e visto che le cose, in fatto di Palio, non andavano male, non volevo che venisse modificato niente. Nel Palio credo che ognuno di noi abbia i propri riti e le proprie scaramanzie, i propri principi. Chi di noi non ha ripetuto gesti, non è stato in quello stesso punto preciso perché “quella volta ha portato bene”? Si tratti del sorteggio, della Tratta, della benedizione del cavallo o di altro ancora. Se una cosa va bene non cambiamola.

Poi però sono arrivati, per me, i ruoli, prima vicario e mi sembra di ricordare che risalga proprio a quel periodo, primi anni Novanta, l’ufficialità di questa cerimonia, con tanto di cena a seguire. Poi addirittura priore con un inizio straordinario. Il 1995, l’anno di Cianchino e Oriolu. Dal quel momento credo di essere stato quasi sempre presente.

La cerimonia, semplice e significativa, ha iniziato a richiamare sempre un numero crescente di contradaioli tanto che, nella stalla di via delle Pietre, molto piccola, erano tanti quelli che dovevano restare fuori. Poi ho ricoperto anche il ruolo di capitano e allora il mio coinvolgimento è stato totale ma solo limitato all’organizzazione, senza mai cambiare niente.

Nel 2007, anche per la presenza del fantino di contrada, abbiamo avuto, credo, il record di partecipazione, via delle Pietre era stracolma di gente.

Dal 2009 abbiamo la nuova stalla, molto bella, funzionale e grande ma il copione è sempre lo stesso. Arriva don Gaetano, sempre di corsa, si mette i paramenti sacri, inizia la funzione religiosa e poi conclude con un “Onde” che è sempre qualcosa di speciale e che tutte le volte mi emoziona.

Prima dicevo sacro e profano infatti dopo la benedizione, per concludere la cerimonia, le nostre belle e brave donne, offrono il rinfreschino sempre, rigidamente, a base di cenci, vin santo, bomboloni e ciambelline con il buco!! Chissà perché?

La benedizione di martedì ha ripercorso la solita nostra tradizione. Il gruppo stalla aveva sistemato l’ambiente, il Capitano e i suoi Fiduciari, oltre a compiere i propri riti e a provare una bella dose di emozioni, hanno colto l’occasione per incontrare il veterinario e tutto lo staff. Don Gaetano e don Emanuele hanno pensato al sacro, alla benedizione e, ne sono certo, a qualcosa di speciale, le nostre donne hanno fatto i soliti dolci e noi restanti contradaioli eravamo tanti, presenti dentro e fuori la stalla confidando che sia l’anno buono perché come dice il proverbio “aiutati che il ciel t’aiuta”. Speriamo!!

 
dal Malborghetto del dicembre 2016

 

foto di Mauro Agnesoni e Armando Santini

Ancora una sconfitta per la Duprè

Quella di mercoledì si presentava già come la prima di una delle tante sfide salvezza per i ragazzi di Mr Cicali, ma il gioco, tranne per i 15 minuti iniziali, ha evidenziato le solite falle oramai ben chiare a tutti e, seppur di fronte ad un avversario alla portata dei biancocelesti, è bastata una disattenzione per far capitolare la Duprè.
2 a 0 il risultato finale a favore dell’Asta Taverne.
La strada è in salita, ma i ragazzi ce la stanno mettendo tutta per risalire.

Voltolini 5.5 i due goal presi non determinano il voto; il nostro Courtois però non azzecca un rinvio che sia uno e spesso non fa ripartire la squadra come dovrebbe. Buoni gli interventi sui tiri da lontano degli avversari.
Rossi Paccani 5 partita non brillante stavolta; il suo apporto lo si fa sentire ma non dà quella marcia in più che spesso ha fatto la differenza
Toscano F. 5 troppo distante dall’avversario, pecca spesso di egoismo incaponendosi in inutili dribbling; il piccolo Rugani deve giocare semplice e facile
Carletti 6.5 il pendolino di piazzetta gioca la miglior partita del girone di andata, disciplinato e dedito al sacrificio.
Salvini F 6- la sua partita dura soltanto un tempo; se nel primo tempo sembrava di vedere Renzo Piano all’opera,nel secondo tempo trotterella e, vista l’età , tiene comunque la posizione e ci delizia con passaggi precisi e ben pensati
Brizzi 5.5 il fantasista della squadra non riesce a dare concretezza alla tanta corsa, in più ruoli, effettuata. Lo El Shaarawy dei Tufi sbatte spesso contro i difensori avversari
Salvadori 5.5 la mancanza di fiducia nei propri mezzi lo blocca in tutto, ormai dall’inizio della stagione; ha qualità ed avrebbe quantità per dare una marcia in più alla squadra ma si perde in ragionamenti e dubbi che bloccano il suo essere un po’ Pinturicchio
Salvini G. 5.5 in precarie condizioni viene comunque schierato in campo per dare un po’ di peso a quell’attacco che fino ad oggi non ha ancora trovato un vero Batistuta; gli acciacchi e la bravura degli avversari non lo fanno brillare. Esce per il riacutizzarsi dell’infortunio
Cavati 5.5 determinato e preciso, gli è mancato l’entusiasmo di altre volte per raggiungere la sufficienza; la sua uscita dal campo è dovuta soltanto ad una mossa tattica affinché la squadra trovasse un assetto più speculare cosa che però non ha dato i frutti sperati
Rosini 5.5 meglio di altre volte ma è dall’estate che la squadra attende da lui qualcosa di più viste le sue qualità
Morini F. 5.5 lotta su ogni pallone ma stavolta è meno concreto di altre volte; riesce in avanti a dare più velocità di chi lo ha preceduto ma nel tabellino dei tiri in porta la casella rimane vuota. Può e deve essere più incisivo.
Castagnini 5.5 stavolta l’esperienza non lo sostiene, gli avversari (aitanti e giovani) lo bloccano in ogni suo movimento e il nostro vecchio Palacio non incide come sperato
Toscano G. 5.5 inserito per dar peso all’attacco meriterebbe la sufficienza per impegno e dedizione ma pecca tatticamente tornando spesso a centrocampo invece che stare in “cima” per poter dar profondità alla manovra bianco celeste
Bellini 6- il voto è soltanto di incitamento per il futuro visto che il minutaggio a disposizione è stato veramente poco; lo aspettiamo sia da Baresi che da Buffon

Cicali-Consorti-Mazzarisi 6 la squadra non segna e questo è il problema più evidente; provano in tutti i modi a sbloccare i ragazzi ma ancora la strada pare lunga. Ilgruppo però è forte e saprà reagire.

 

I Drappelloni del 1969 e del 1972 si fanno belli

Intervento di manutenzione sulle teche dei due Palii realizzati da Marzi e Cagli

Al lavoro per sistemare i “gioielli di famiglia”. Un bel gruppo di ondaioli, nei giorni scorsi, si è dato da fare per sistemare le teche di due Drappelloni, quello del 2 luglio 1969, realizzato da Bruno Marzi, e quello del 16 agosto 1972, opera di Corrado Cagli.

L’intervento ha riguardato la sostituzione dei pannelli posteriori e del tessuto sotto le tele. Sono stati eseguiti, poi, dei fori di areazione sulle teche che, nell’occasione, sono state anche pulite. Il gruppo di lavoro era formato da Marco e Dino Dominici, Simona Carmignani, Giovanni Baldassarri, Roberto Rossolini, Carla RomboniBeppe Scaccia, Ivana e Grazia Sani


Nei prossimi giorni potrebbero esserci nuovi interventi su altri drappelloni.