Il “compleanno” del Duprè

Il 2017 sarà l’anno di Giovanni Duprè. In occasione di duecento anni della nascita dello scultore senese – il 1 marzo 1817 – l’Onda ha deciso di dedicare una serie di eventi per celebrarne l’opera e la memoria.

Giovanni Duprè è uno dei più importanti scultori dell’Ottocento, che raggiunse fama di artista internazionale. L’Onda e Siena gli tributarono, a suo tempo, onori e affetto, intitolandogli addirittura una via mentre era ancora in vita.

Il rapporto dello scultore e della Famiglia Duprè con l’Onda prosegue ancora oggi e l’orgoglio per questo figlio di Siena e dell’Onda non è mai venuto meno.

Ne abbiamo parlato con Simonetta Losi, presidente dell’Associazione Policarpo Bandini, che sta organizzando le iniziative in programma a partire dal prossimo mese di marzo.

 

Per maggiori informazioni visita la pagina Duprè Duecento.

 

Quali sono le iniziative in programma per i 200 anni della nascita del Duprè?

Il 2017 sarà, nelle intenzioni della Contrada, l’anno del Duprè. Sono in cantiere almeno tre grandi eventi, seguiti da un Gruppo all’interno dell’Associazione Policarpo Bandini, appositamente costituito, che si sta dando molto da fare. Le celebrazioni si apriranno il 4 marzo con un convegno rivolto ad artisti e studiosi su Giovanni Duprè e il suo tempo. I relatori saranno il professor Ettore Spalletti – insigne studioso e massimo esperto dell’Artista – il dottor Carlo Sisi, esperto di arte moderna, la dottoressa Silvestra Bietoletti, storica dell’arte e il dottor Bruno Santi, già Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio a Siena. È relatore del convegno anche il nostro Alberto Cornice, che desidero ringraziare fin da ora perché ci ha aperto la strada al contatto con questi insigni relatori. In collaborazione con la Fondazione Amalia Ciardi Duprè è in preparazione anche una mostra della scultrice Amalia Ciardi Duprè, che accompagna ai temi dell’arte sacra sculture di forte impegno sociale, che si trovano in piazze, chiese e palazzi di numerose città italiane ed estere come New York e Parigi. Fortemente voluta dall’assemblea è l’elaborazione di un progetto sulla scultura – concorso, mostra e laboratori, che coinvolge i giovani e gli studenti del Liceo Artistico di Siena. Grazie all’opera dell’Agenzia Multimediale dell’Onda, che ha il compito di pubblicizzare al massimo tutte le iniziative, queste saranno accompagnate dalla creazione di materiali cartacei – come atti del convegno e cataloghi – e di materiali video.

 

Quali saranno i partner dell’evento?

Giovanni Duprè è un artista ondaiolo, ma naturalmente è un artista senese. Quindi la volontà di celebrarlo, nata dall’Onda, non poteva non ricercare un coinvolgimento importante a livello cittadino. Questo si è trovato grazie alla sensibilità del Sindaco e dell’Assessorato alla Cultura, che ha promesso un appoggio fattivo alle iniziative che abbiamo presentato, aggiungendo idee per altri eventi più di pertinenza dell’Amministrazione Comunale. Siamo stati accolti benissimo e le nostre idee sono piaciute all’Assessore Francesca Vannozzi, con la quale si è stabilito un rapporto cordiale. I termini precisi della collaborazione stanno per essere concretizzati in questi giorni, con un incontro che avremo, il Priore e io, con l’Assessore. E speriamo che il rapporto che si sta creando con l’Amministrazione riservi anche qualche bella sorpresa.

 

Al di là del valore artistico dell’opera del Duprè, perché, a tuo parere, questa figura continua ad essere così importante per l’Onda?

Perché fa parte della nostra identità. Troviamo Giovanni Duprè nella toponomastica, nel nome della via principale dell’Onda. È citato nell’inno “il Duprè che alla fede innamora / con la bella, immortale Pietà”. La nostra Società porta il suo nome. Insomma, molto parla di lui e molto altro testimonia il legame della famiglia Duprè con l’Onda: i discendenti hanno donato alla Contrada una gipsoteca di grandissimo valore che è uno dei fiori all’occhiello del nostro museo, oltre ad altre testimonianze storico artistiche preziose. Insomma, gli Ondaioli sono, da sempre, innamorati e fieri di questo loro figlio famoso, anche se in realtà Giovanni Duprè ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Firenze. Quando l’artista tornava era oggetto di grandi feste e grandi riconoscimenti da Siena e in particolare da quelli che chiamava con affetto e condiscendenza “i miei buoni Ondaioli”.

 

So che stai leggendo molte opere legate a questa figura. Ci sono aspetti “segreti” o comunque più umani che ti hanno colpito studiando, per esempio, la sua autobiografia?

Tutti noi stiamo studiando vari aspetti della figura del Duprè: il valore aggiunto delle celebrazioni è proprio questo impulso alla conoscenza, anche da parte di persone che non si occupano principalmente di arte. Da questo punto di vista è emblematico il lavoro di Lucia Rossi che ha prodotto il censimento di tutte le opere del Duprè che si trovano sparse in vari luoghi della Città.

 

Ci sono ancora rapporti tra la famiglia Duprè e la Contrada?

Sì, ci sono. Improntati a un reciproco rispetto e riconoscimento. Abbiamo avuto il piacere di presentare, alcuni anni fa, un volume su Amalia Ciardi Duprè e di aver realizzato un video su di lei e sulla sua opera.

 

Quali attività svolge l’associazione “Policarpo Bandini” nella vita della Contrada?

L’Associazione attualmente ha come scopo la promozione di iniziative culturali, per la Contrada e per la Città. Nel caso specifico delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giovanni Duprè, il Priore l’ha incaricata di essere un po’ il “braccio armato” della Contrada, che è ovviamente il soggetto principale dell’evento. Noi siamo al servizio dell’Onda, nel settore delle iniziative culturali.

 

Al di là del bicentenario quali sono, a tuo parere, le iniziative che la Contrada e l’associazione possono portare avanti per valorizzare la figura del Duprè e dell’Ottocento senese?

Le iniziative sono moltissime e vanno dalle più semplici, come scannerizzare, ingrandire e mettere in mostra le cartoline di Otello Rogani, a quelle più complesse, come ad esempio ospitare delle mostre temporanee nel nostro Museo, con temi legati all’Ottocento visto da una prospettiva storico-artistica, sociale e contradaiola, fino ad arrivare al Palio. Questa, del resto, era la vocazione iniziale del Policarpo: ospitare il Museo dell’Onda e insieme diventare un punto di riferimento per l’ideazione e la realizzazione di iniziative sull’Ottocento senese. Raccordandosi con il Museo e la multimedialità che si sta costruendo al suo interno, credo che potremmo fare grandi cose. Più in generale, vorremmo avvicinare le persone agli aspetti culturali della Contrada: non una cultura elitaria, un sapere che mette soggezione, ma un arricchimento personale, un momento piacevole, qualcosa che possa risvegliare nel maggior numero di persone possibile la curiosità e la passione per la bellezza e per la conoscenza.

 

Cosa ti aspetti dagli ondaioli e dall’Onda in vista di questo importante appuntamento per la Contrada?

Moltissimo. Moltissimo perché tutti dobbiamo andare orgogliosi del nostro Artista, proprio come facevano gli Ondaioli del passato. Moltissimo perché celebrando Giovanni Duprè l’Onda celebra anche se stessa, una parte della propria storia e del proprio patrimonio. Sento il Priore e il Seggio molto vicini e determinati a portare avanti le celebrazioni, con la giusta ambizione di vedere l’Onda protagonista e promotrice di un evento di portata cittadina e non solo. Interpretando i sentimenti dell’Associazione Policarpo Bandini, ma anche quelli della Dirigenza e del Seggio, vorrei e vorremmo tanta partecipazione da parte di tutti i contradaioli, perché il “compleanno” del Duprè sia la festa di tutti, e anche per dimostrare al nostro Artista che non siamo cambiati: che siamo ancora quei “buoni Ondaioli” che lo circondavano di affetto e ne erano da lui ricambiati.