Debacle della Duprè

La salvezza ora si fa veramente difficile
 
La roboante sconfitta per 6-2 del Gs Duprè nella sfida salvezza contro la Pania non fa altro che abbattere il morale della truppa di Cicali che adesso è chiamata a rincorrere l’obiettivo stagionale senza più permettersi alcun passo falso nelle quattro partite rimanenti. I biancocelesti sono apparsi assolutamente non in partita fin dal primo minuto e nonostante la scialba prestazione resta da recriminare per la serata stortissima sul sintetico di Petriccio. Nonostante il risultato parli chiaro, i due pali colpiti da Giulio Salvini e il solare rigore non assegnato alla Duprè sul 2-1 per gli avversari dopo un’uscita kamikaze del portiere su Salvadori, non fanno altro che aggravare il rammarico per una partita nata male e finita peggio, con addirittura due autogol messi nello score, causa di due rimpalli in area di cui vittime sono stati Federico Toscano e Federico Brizzi.
 
Le pagelle
 
Voltolini 5.5  Voto di fiducia. A differenza delle altre partite non è presente in area e alcuni gol sono sulla sua coscienza. Bravo nei riflessi e migliorati sui rinvii, ma per questa volta è davvero troppo poco.
Toscano F. 5 L’attaccante della Pania è svelto e si posiziona sempre alle sue spalle. Non gestisce minimamente le difficoltà del match e soffre pesantemente gli avversari. Se perde lucidità ne risente la squadra e questa volta ha nettamente tradito le attese.
Rossi Paccani 5.5 Troppo solo per incidere. Bravo sempre a far ripartire la manovra, nelle difficoltà si sa sempre far valere. Meriterebbe un 7 per l’impegno e la costanza, ma la sfuriata alla ricerca dell’ammonizione a partita finita non può essere sorvolata.
Cavati 5 Prestazione in calando rispetto alle ultime uscite. Sente il peso della maglia da titolare e ci mette troppo prima di entrare in partita. Tempo di essere in partita che l’ossigeno è finito e va in affanno. Battuta d’arresto dopo alcune incoraggianti prestazioni.
Brizzi 5,5 Faro del centrocampo un po’ spento. Soffre la tecnica del centrocampo avversario che lo mette sempre in inferiorità numerica e di conseguenza non trova le giuste giocate. Attenuante è l’infortunio di Filippo Salvini che gli toglie subito un riferimento importante. Di pregevole fattura il suo primo gol.
Carletti 5 I tempi di Kata-Klismann sono ormai finiti. Grazie alla sua generosità sta dimostrando di non essere ancora sul sunset-boulevard ma quando le gambe non girano e il fiato non si rompe non resta altro che alzare bandiera bianca. Voto 8 per l’onestà e la correttezza dopo la sostituzione.
Salvini F. sv Come i minuti che passano dall’inizio della partita al suo infortunio.
Salvini G.  7 Non è una punta, ma si barcamena come può e con discreta classe. La prima traversa del match è un pallonetto al volo degno del miglior Ibrahimovic. Sfortunato, ma sempre punto di riferimento fondamentale per la squadra e per la salvezza.
 
Morini F. 5.5 Generoso, ma non basta. Se nelle altre partite il suo ingresso aveva dato sostanza in avanti, questa volta è davvero offuscato. La speranza è che non manchi troppo alla squadra nel prossimo incontro.
Salvadori 5 Arriva sempre tardi: alla partita, sulle seconde palle, nei contrasti. Schierato sulla fascia al posto di Carletti, incide poco o niente. Peccato perché avrebbe i numeri per sfondare ma ultimamente sta stentando.
Toscano G. 6 Bravo per dedizione alla causa e impegno. Fa i movimenti da punta e si sa far valere sgomitando. La qualità con i piedi è quella di un baskettaro ma tutto fa. In questa stagione ha imparato molto e si è prestato spesso alla causa. Encomiabile.
Rosini 5-
 
Mr Cicali 6 La situazione è un po’ quella del Crotone, più che del Pescara. Se sali di categoria e perdi i tuoi pezzi migliori in giro per le altre squadre, è inutile che tu possa aspirare alla salvezza tranquilla. Se un po’ la colpa è dei disertori (di cui uno in tribuna ad assistere al match), non va buttata la croce addosso alla squadra. Dal suo entusiasmo passa la salvezza, difficile ma non impossibile. Può essere lui l’uomo dei miracoli: se ne deve convincere per primo lui e la squadra lo seguirà. Lo vediamo già al grido di “Chi si estranea dalla lotta…”