1524 – 2024: un appuntamento con la Storia!
Chiesino, il cuore dell’Onda da cinque secoli
Per la Contrada Capitana dell’Onda il progetto di recupero del Chiesino è un vero e proprio appuntamento con la storia.
Il rione di Malborghetto si è sviluppata intorno al Chiesino. È in questo luogo che, a partire dal 1524, gli ondaioli iniziarono a scrivere le “Memorie della Compagnia di San Salvatore”. Questo eccezionale documento, il più antico tra i libri di deliberazioni posseduti dalle Contrade risale al 1524 e pertanto nel 2024 ricorrerà il 500° anniversario della sua redazione.
A distanza di cinque secoli quel filo misterioso che lega gli ondaioli di ieri, di oggi e di domani si esprime attraverso un progetto importante per il futuro della Contrada. In esso sono riportati una notevole quantità di notizie relative agli incarichi, alla vita della Contrada, al Palio e agli avvenimenti che riguardano anche altre consorelle, “aggregate” o rivali.
Il progetto si propone quindi anche di valorizzare questo incredibile patrimonio, con iniziative di carattere culturale, storico, archivistico e laboratoriale, per adulti e soprattutto giovani.
Per la Contrada Capitana dell’Onda il progetto di recupero del Chiesino è un vero e proprio appuntamento con la storia.
Il rione di Malborghetto si è sviluppata intorno al Chiesino. È in questo luogo che, a partire dal 1524, gli ondaioli iniziarono a scrivere le “Memorie della Compagnia di San Salvatore”. Questo eccezionale documento, il più antico tra i libri di deliberazioni posseduti dalle Contrade risale al 1524 e pertanto nel 2024 ricorrerà il 500° anniversario della sua redazione.
A distanza di cinque secoli quel filo misterioso che lega gli ondaioli di ieri, di oggi e di domani si esprime attraverso un progetto importante per il futuro della Contrada. In esso sono riportati una notevole quantità di notizie relative agli incarichi, alla vita della Contrada, al Palio e agli avvenimenti che riguardano anche altre consorelle, “aggregate” o rivali.
Il progetto si propone quindi anche di valorizzare questo incredibile patrimonio, con iniziative di carattere culturale, storico, archivistico e laboratoriale, per adulti e soprattutto giovani.
Nel 1729, per esigenze liturgiche e per conservare gli arredi e i materiali occorrenti alle comparse per il Palio, fu creata la sacrestia proprio nella vecchia cappella, e l’oratorio fu restaurato assumendo il titolo di chiesa di San Salvatore. All’interno, nel 1594, fu posta l’immagine della “Madonna Incoronata con Bambino” opera di Francesco Bartalini.
Nel 1787, date le condizioni di degrado del fabbricato, la chiesa cessò di essere la sede della Contrada dell’Onda, che si trasferì nell’ex oratorio dell’Arte dei Falegnami, trasportandovi le proprie suppellettili e l’immagine della Vergine. L’antica chiesa di San Salvatore, profanata, fu chiusa, mentre il Chiesino, restaurato nel 1927, è ancora officiato.
Gran parte del Piano Terra è occupato dall’oratorio, il resto è utilizzato dalla Contrada come deposito, laboratorio artigianale e per altre attività. Il pavimento è in cotto con travi e infissi in legno. Una scala conduce prima al mezzanino e poi al sottotetto. La seconda rampa è racchiusa tra due pareti ed ha una larghezza minima di 62 cm. Salendo alcuni ventagli e un’altra rampa arriviamo al sottotetto, un unico ambiente ormai inutilizzato da più di mezzo secolo.
Il progetto mira a recuperare il piano sottotetto per trasformarlo in uno spazio multifunzionale con pochi interventi rispettosi del luogo e della sua storia.
Per poter utilizzare questo spazio dovremo ridisegnare la scala che allo stato attuale risulta pericolosa e poco funzionale. Le aperture saranno dotate di nuovi infissi in legno al posto di quelli esistenti tolti anni orsono e non più utilizzabili. Nella prima parte del locale saranno realizzati due locali separati, utilizzati come laboratori, illuminati dalle uniche due finestre che si affacciano verso la valle di Porta Giustizia.
Le tramezzature saranno realizzate in cartongesso e avranno un’altezza tale da lasciare inalterata la sequenza di capriate lignee che caratterizza l’ambiente. La restante superficie sarà utilizzata come open-space per varie attività culturali. Il pavimento in mezzane di cotto sarà ripulito, così come l’intonaco esistente che sarà conservato per quanto possibile. Sarà rinnovato il servizio igienico al piano terra e sarà messo a norma l’impianto elettrico.
Gli spazi che saranno recuperati sono un luogo d’incontro ideale per le diverse anime del rione. Si tratta di un’opportunità per la Contrada e per tutta la città.
Un progetto per la cultura: i nuovi locali offriranno uno spazio perfetto per eventi, conferenze, attività culturali e ricreative.
Un progetto per dar vita a laboratori artigianali e artistici: sarà possibile organizzare laboratori dedicati alla valorizzazione del patrimonio artigianale e artistico contradaiolo (monture, bandiere e tamburi).
Un progetto da condividere: a conclusione del progetto gli spazi saranno a disposizione di tutta la comunità, gestiti dalla Contrada Capitana dell’Onda.
Un progetto per recuperare altri spazi: Valorizzazione e recuperare spazi. Questo è lo spirito del progetto grazie al quale la Contrada Capitana dell’Onda potrà liberare e recuperare altri immobili.