Tornano i tre punti per il Giesse

La Duprè supera agevolmente il Bar Santa Caterina 5 a 2

dal nostro inviato Gianni Cerqueti
La partita del GS Duprè inizia ben prima di scendere in campo: l’Isola d’Arbia sta vincendo agilmente contro i Grillacci e quindi l’unico risultato possibile è quello della vittoria, per tenere a 3 punti di distanza la quarta forza del girone. La sfida che deve affrontare la squadra di Cicali è alla portata – il Santa Caterina è il fanalino di coda – ma la storia è piena di scoppole clamorose e campionati sfumati nelle ultime giornate, così il compito primario del mister è tenere alta la concentrazione per raggiungere l’obiettivo in serenità.
Il lavoro psicologico funziona alla perfezione e il divario tecnico tattico si nota sin dai primi minuti: i biancocelesti finiscono il primo tempo sul risultato netto di 3 a 0 (doppietta di Salvini G. e rete di Salvini F.), senza alcun rischio per la porta di Morini. Il secondo tempo inizia con la stessa inerzia del primo e Toscano F. aumenta il divario fra le due squadre, segnando dopo una discesa sulla fascia. Il ritmo rallenta vistosamente e i valdelsani accorciano le distanze; pochi minuti e Brizzi sigla la quinta rete. La partita si conclude con il 5-2 finale ad opera dei biancorossi.

Martedì sera (03.04.2018) alle 20.30 al Petriccio gli ultimi 60 minuti contro i Grillacci varranno la promozione: basterà 1 punto. E sarebbe bellissimo farlo davanti ad un folto pubblico ondaiolo.

GS Duprè: Morini; Cavati, Rossi Paccani; Anichini, Grillo; Brizzi; Salvini F., Salvini G.
A disposizione di mr Cicali: Consorti Man., Consorti Mar., Salvatori E., Toscano G.

Ondaioli, senesi: buon anno

Si è rinnovato ieri il rito del Capodanno senese. Ecco qualche spunto per ricordare una tradizione che ci parla del passato e del presente della nostra città

Buon anno a tutti gli ondaioli e a tutti i senesi. Tranquilli, non siamo impazziti, stiamo soltanto seguendo il ‘calendario senese’ che, per l’appunto, ieri festeggiava il capodanno. Facciamo un po’ d’ordine, perché il fatto è curioso e carico di significati per la storia della nostra città.

Secondo la tradizione cristiana moderna l’inizio dell’anno coincide con il primo di gennaio. Una regola approvata circa 250 anni fa seguendo il modello codificato da Papa Gregorio XIII nel 1582. Ma questa uniformità, in passato, non era affatto definita. A Siena, per esempio, così come a Lucca, Firenze e Pisa, il primo giorno dell’anno era fissato il 25 marzo. Non una data a caso, ma un momento importante del calendario liturgico, che coincide con l’Annunciazione a Maria della nascita di Gesù e quindi del suo concepimento ad opera dello Spirito Santo.

Arezzo e Massa Carrara iniziavano l’anno il 25 dicembre, Pisa aveva una sua variate specifica. Un caos che, diciamo per motivi burocratico amministrativi, venne ‘normalizzato’ in maniera definitiva a partire dal 1749 quando il Granduca Francesco II di Lorena adeguò la Toscana al calendario gregoriano, uniformandosi al resto d’Europa.

Siena, città della Vergine, aveva una sua ulteriore specificità: il 25 marzo veniva celebrata la festa dell’antico Spedale e della sua Chiesa, l’Annunziata. Girolamo Gigli, nel suo ‘Diario Sanese’ descrive la donazione dei ceri da parte del Comune, la presentazione delle maestranze delle Grance e tutti i rituali liturgici al quale il popolo partecipava in grande numero e con grande devozione.

Quella del capodanno senese è una pillola di storia che ci riporta a un passato in cui l’autonomia e l’identità cittadina era molto più marcata e poggiava su un saldo equilibrio tra tradizioni religiose e civiche. Per questo da alcuni anni, soprattutto su spinta del Magistrato delle Contrade, il rito rivive attraverso una processione che si snoda dalla SS. Annunziata a Palazzo Pubblico, coinvolgendo quegli stessi protagonisti che hanno scritto la storia di Siena: le autorità civili, quelle religiose, le Contrade, il popolo senese.

Anche ieri si è rinnovata questa tradizione di cui vi offriamo una nostra cronaca fotografica ad opera di Pietro Tonnicodi.

La Duprè esce sconfitta nello scontro diretto

Con il Vico Alto finisce 4 a 3 per gli avversari

Dal nostro inviato Giampiero Galeazzi
In una serata primaverile, anche se non si direbbe, mister Cicali riconferma come modulo il 3-3-1 , per riuscire a gestire meglio il gioco e poter contenere l’avversario. Nonostante ciò nel primo tempo si porta in vantaggio il Vico Alto siglando due gol dopo due mischie in area.
La squadra biancoceleste non demorde e riesce a trovare un gol dalla distanza di Grillo, alla fine del primo tempo.
Nel secondo tempo la squadra di mister Cicali prende fiducia, ma subisce un altro gol, dopo aver condotto il gioco per vari minuti. La Duprè non demorde e trova un gran gol da centrocampo con Cavati. I biancocelesti si spingono in avanti alla disperata ricerca del gol del pareggio, ma su contropiede subisce la rete del 4-2. Nel finale, da segnalare il gran gol di testa di Morini A. su calcio d’angolo che porta il risultato finale a 4-3.
Partita dura, condizioni meteo pessime e avversario di spessore. Nonostante il risultato, ora aspettano alla Duprè due partite importanti in ottica promozione.

GS Duprè: Ronco; Cavati, Salvini G., Carletti; Grillo,Brizzi,Toscano F. ; Salvini F
A disposizione di Mr Cicali: Consorti Mar., Morini A., Morini F.

San Giuseppe bagnato, ma nell’Onda c’è già aria di primavera

Sacro e profano, tradizione e sguardo al futuro. San Giuseppe si conferma un appuntamento speciale per l’Onda e la città

“Le radici profonde non gelano” scriveva JRR Tolkien. Le radici della Festa di San Giuseppe sono così solide che non temono né le gelate del cuore né, tantomeno, quelle di questo meteo capriccioso di metà marzo. La festa di Malborghetto, quindi, seppur bagnata da qualche fredda goccia di pioggia, è tornata, anche in questo 2018, ad annunciare l’arrivo della primavera.

Si è rinnovato il rito dei carretti, delle frittelle, del popolo per la strada, come tradizione comanda.  E c’è stata la novità della benedizione dei babbi, al termine delle messe, pensata dal neo correttore Don Emanuele e che ha riscosso subito un buon successo. Non ha inventato niente il nostro Emanuele, ma proposto “formule” nuove racchiuse in gesti antichi, ristuzzicando la devozione e il senso di appartenenza di un popolo, quello di Siena e quello dell’Onda, che sente ancora, forte, vivo e autentico il suo legame con San Giuseppe.

San Giuseppe, nell’Onda, è sintesi perfetta di sacro e profano, di devozione e convivialità. Si piegano le ginocchia in Chiesa, insomma, ma si mettono anche volentieri le gambe sotto il tavolo. Giusto così. E la passeggiata dalla Chiesa fino al cuore pulsante del rione resta uno dei momenti più belli della giornata. Da assaporare, passo dopo passo. Certo c’è chi, quella strada, anche ieri, l’ha percorsa più volte per assolvere a tutte le incombenze che l’evento richiede. Magari per loro la “passeggiata in via Duprè” sarà stata un po’ meno poetica alla centesima salita, ma il fatto che tutto sia andato liscio è il miglior modo per archiviare, a fine giornata, ogni stanchezza. Tra i momenti più significativi c’è stata la visita, della Contrada, agli ospiti della Residenza “Caccialupi”, in via Mattioli. Un gesto bello per portare un po’ del clima di festa del rione ai tanti anziani che vivono nella casa di riposo.

San Giuseppe va in archivio lasciandoci però il consueto scrigno di piccole e grandi emozioni. Momenti e gesti che sembrano scontati, ma non lo sono affatto, e che esprimono il legame e il senso di appartenenza di questa comunità ad una Festa che poteva anche perdersi, soprattutto dopo la soppressione della ‘festività’ dal calendario civile da parte dello Stato. E invece siamo ancora qua a pensare all’Onda del futuro, davanti a un piatto di frittelle e a un bicchiere di vino.

Tutto è migliorabile è il motto araldico di questa redazione. Anche San Giuseppe lo è. Ma va reso onore al merito a tutti gli ondaioli, di ieri e di oggi, grazie ai quali questa Festa mantiene inalterata la sua magia e la sua bellezza.

Punto d’oro per il Giesse

Finisce a 1 a 1 lo scontro diretto con l’Isola d’Arbia

Dal nostro inviato Alberto Rimedio
Mister Cicali, viste le numerose assenze, opta per un cambio di modulo scegliendo un 3-3-1 , chiedendo alla squadra di far possesso palla e cercare di creare gioco senza fretta.
È un primo tempo veramente ottimo per la Duprè che tatticamente sbaglia veramente poco e che gestisce per gran parte della frazione il possesso della palla, andando al riposo sull’1-0 (decisivo Salvini F. su calcio di rigore).
Nel secondo tempo l’Isola d Arbia prende fiducia e si presenta più volte dalle parti di Toscano (mai impegnato nella prima frazione) che riesce insieme ad un’ottima difesa biancoceleste a mantenere la porta inviolata.  Ma su calcio di punizione i biancorossocelesti riescono a pareggiare e a portare la partita sull’1-1, che sarà poi il risultato finale.
Partita dura, condizioni meteo pessime e avversario di spessore. La Duprè guadagna un punto importante per la corsa alla promozione.

GS Duprè: Toscano G.; Cavati, Salvini G., Rossi Paccani; carletti brizzi toscano f ; salvini F

A disp. Consorti man consorti marco

Aprite le porte, passa la Duprè

Roboante 7 a 2 contro la compagine delle Due Porte

Dal nostro inviato Gianni Cerqueti
La Duprè domina la partita e conquista tre punti meritati e importanti per la vetta della classifica.
Pronti via, il Giesse passa in vantaggio con Filippo Salvini dopo pochi istanti di gara, indirizzando la partita per il verso giusto.  La rete non è di certo un fulmine a ciel sereno, perché la Duprè continua a macinare gioco e possesso palla, trovando con Brizzi il gol del raddoppio.
Gli avversari trovano il gol della “salvezza” su una mischia in area nata da calcio d angolo, riaccendendo così le speranze per i ragazzi di Stalloreggi. Ma il sogno dura poco: per i biancocelesti sale in cattedra Anichini, che con uno spaventoso uno-due porta la Duprè sul 4-1.
Sul finale della prima frazione, le Due porte, su rigore, accorciano il risultato.
Nella seconda frazione non cambia il copione: è la Duprè a fare la partita e dominare in ogni parte del campo.
I ragazzi biancocelesti mettono al sicuro il risultato con i gol di Consorti su rigore, ancora Brizzi (tiro cross che si insacca alle spalle del.portiere) e ancora Filippo Salvini.
Si conclude veramente un ottima gara disputata dai ragazzi di Cicali, che sopperiscono alle assenze e si preparano al meglio a due scontri molto importanti contro Isola d’Arbia e Vico alto.

GS Duprè: Morini A., Rossi Paccani, Cavati; Toscano F., Anichini, Salvini G.; Brizzi F.; Salvini F.
A disp di Mr Cicali: Consorti Man., Morini F., Toscano G.

 

San Giuseppe 2018

Ecco il programma per i festeggiamenti del 19 marzo 2018

CENA DI SAN GIUSEPPE – 17/03/2018
Info e prenotazioni

SAN GIUSEPPE – 19/03/2018
Chiesa di San Giuseppe
SS. Messe ore 8 – 9 – 10 – 11 – 12 |  Messa solenne ore 18
Dopo ogni SS. Messa benedizione dei babbi

Nel rione
Dalle ore 8 alle ore 20
Frittelle | Pesca di San Giuseppe | Osteria | Carretti di San Giuseppe | Gastronomia & Vineria | Pasticceria

La sede museale sarà aperta dalle ore 10 alle ore 18

 

Tutte le Strade (bianche) portano all’Onda

Chi ha inventato la bicicletta – scriveva Gianni Brera – ha regalato un’epica tangibile ai poveri. Poesia concreta, vera, fatta di fango, fatica e sudore. Come quelli che abbiamo visto sabato scorso nei volti dei campioni della “Strade Bianche” e domenica in quelli di tanti, tantissimi appassionati delle due ruote che hanno invaso Siena per realizzare la propria impresa. È stato bello per l’Onda aver fatto parte integrante di questo evento, felicemente riassunto dallo slogan “la classica del Nord più a sud d’Europa”. La cena della vigilia della corsa alla Duprè insieme all’organizzazione ufficiale della manifestazione, ai giornalisti e a molti ex ciclisti coinvolti nell’evento è stata un successo, che ha avuto una coda al momento della punzonatura con il dono del fazzoletto dell’Onda al campione e alla campionessa del mondo, Peter SaganChantal Blaak.

La serata ha funzionato da un punto di vista organizzativo e di partecipazione, ma anche per il segnale di apertura che l’Onda ha voluto dare verso un evento importante per la città. Stiamo parlando di una cena, certo, quindi non è il caso di farci troppa retorica sopra. Però, nella semplicità delle cose sta la loro ricchezza. Aprendoci agli altri, ribadiamo che alcuni aspetti fondamentali della nostra vita (la cena, il rione, il Museo) non sono frammenti sperduti di un mondo in via di estinzione, ma pezzi di un mosaico ancora vivo e vitale. Forse lo hanno capito anche gli ospiti della serata di venerdì. C’erano tanti protagonisti di uno sport, il ciclismo, che cambia. L’epica dei poveri è divenuta anche business, sponsor, evento globale.

Cambia il ciclismo, cambia il mondo, cambiano le Contrade. Si può anche passare le giornate a rimpiangere il bel tempo che fu. Ma se non vogliamo subirli del tutto questi cambiamenti, talvolta oggettivamente deleteri, è meglio provare a gestirli, prima ancora a conoscerli secondo il principio del ‘provare tutto, tenendo ciò che è buono’. Per dirla in maniera ancora più forte, se le Contrade e la città si chiudono muoiono. La buona notizia è che questo destino non è ineluttabile. Confrontarsi con l’esterno, raccontarsi, costruire delle narrazioni di quello che sono Siena e i suoi popoli, sono i primi passi da muovere per non perdere il senso profondo del nostro essere Contrada.

La serata alla Duprè, condotta da Carlo Bartalini, ha seguito anche i binari di questa scoperta reciproca. Il Priore, Massimo Castagnini ha fatto gli onori di casa, è intervenuto il sindaco, Bruno Valentini e Mauro Vegni, direttore dell’area ciclismo di Rcs Sport e organizzatore della corsa. Ci sono stati i video, le immagini con le vittorie dell’Onda e le volate dei grandi campioni. Frammenti di vita contradaiola e sportiva che hanno scaldato i cuori e magari acceso qualche idea e stimolato qualche riflessione. La sensazione è stata quella di aver avuto una bella occasione e di averla colta.

Abbiamo aperto con una citazione di Gianni Brera, chiudiamo con quella di un altro Gianni, Mura.“Lo sport avrà tanti difetti – scrive il giornalista – ma a differenza della vita, nello sport non basta sembrare, bisogna essere”. Ed essere dell’Onda è stato, ancora una volta, bellissimo.

 

Strade Bianche nell’Onda. Il modo migliore per entrare nel vivo dell’evento

Di Claudio Lenzi

Siena come Roubaix per un giorno, ma molto più bella, per il ritorno della corsa che tutti vorrebbero avere. E correre. Le Strade Bianche è la classica del Nord più a Sud d’Europa, nuova perla nel calendario del WorldTour con tutte e 18 (24 al femminile) le formazioni del massimo circuito mondiale al via. Un appuntamento davvero imperdibile, che torna sabato 3 e domenica 4 marzo, con i 5000 iscritti alla Gran Fondo. Una ‘Classica’ che, appena nata, strizzava già l’occhio al ciclismo epico di Coppi e Bartali e lo farà anche quest’anno, con i suoi 11 tratti di sterrato che messi in fila fanno 63 chilometri dei 184 totali, tra la magia dei paesaggi e l’agonia del fango.
A sfidarsi i migliori, nessuno escluso: dal vincitore della passata edizione, Michał Kwiatkowski, a Peter Sagan, da Vincenzo Nibali all’iridato di ciclocross Wout Van Aert. Tutti a caccia delle tre vittorie centrate da Fabian Cancellara. E tra le donne, caccia aperta all’ultima trionfatrice, l’azzurra Elisa Longo Borghini. Il traguardo è sempre lo stesso, la cornice unica di piazza del Campo che come per il Palio tornerà a mostrarsi nella sua splendida veste in oltre 180 Paesi collegati, per 8 milioni di spettatori. Stasera, intanto, sarà la Contrada dell’Onda per prima a fare gli onori di casa, ospitando la Direzione della corsa, i direttori sportivi, ex corridori e giornalisti prima nel MOnd e poi a cena nei locali della Società Giovanni Duprè, il miglior modo per entrare nel vivo dell’evento.

 

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“Strade Bianche” e celesti. La corsa ciclistica fa tappa nell’Onda

Venerdì 2 marzo cena nei locali della Società Giovanni Duprè

Una corsa ciclistica che è già una classica, una Contrada, e la voglia di stare insieme per condividere un momento di grande sport. Sono questi gli ingredienti della “Strade Bianche e celesti”, la serata in programma venerdì 2 marzo alle ore 20.30 nei locali della Società Giovanni Duprè, in vicolo di San Salvadore 24.

La cena sarà l’occasione per prepararsi alla doppia competizione di sabato 3 marzo, riservata ai professionisti – prima donne, poi uomini -, e domenica 4 marzo, per gli amatori, che vedrà confrontarsi sulle “Strade Bianche” del territorio senese i più grandi campioni e le più grandi campionesse delle due ruote. Il rione di Malborghetto ospiterà nei locali della “Duprè” l’organizzazione ufficiale della manifestazione, giornalisti, vecchi campioni e tutto il mondo che ruota intorno alla corsa ciclistica.

“Abbiamo organizzato questa cena – afferma Massimo Castagnini, priore della Contrada Capitana dell’Onda – con grande piacere. Le Strade Bianche è un evento di livello internazionale, tanto da essere definita come ‘la classica del Nord più a Sud d’Europa’. L’augurio è quello di passare una serata piacevole che da un lato ci farà entrare nel vivo della manifestazione e, dall’altro, farà conoscere meglio la realtà della nostra Contrada alle tante persone che lavorano intorno alla corsa”.

Per qualsiasi informazione è possibile visitare il sito www.contradacapitanadellonda.it, o inviare un’email all’indirizzo societa@contradacapitanadellonda.it

 

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