San Giuseppe: Don Emanuele racconta com’è nata e perché è importante la benedizione dei babbi

La giornata di San Giuseppe si avvicina e per l’occasione abbiamo incontrato il correttore della Contrada Capitana dell’Onda, don Emanuele, per parlarci della benedizione dei babbi. La benedizione in questione si terrà martedì 19 marzo alla fine della celebrazione della Santa Messa solenne delle ore 18 nella chiesa di San Giuseppe.

Dopo lo scorso anno anche quest’anno, dopo la Santa Messa, nel giorno di San Giuseppe verrà fatta la benedizione dei babbi, com’è nata questa idea?

“L’idea è nata lo scorso anno parlando con un altro sacerdote. Ci si domandava come valorizzare la festa di San Giuseppe che viene vissuta, non solo nella Contrada dell’Onda ma anche in tutta quanta la città, in merito della devozione oltre che delle frittelle. È quindi una bella occasione e dove si vive un bello spirito di famiglia perché associata alla festa del babbo. Per valorizzare la figura di San Giuseppe abbiamo pensato, come preti, se fare un convegno o fare la benedizione dei babbi, così abbiamo deciso di fare direttamente la benedizione… ma chissà… un giorno potremmo anche riuscire a organizzare un convegno”.

Perché è importante festeggiare e benedire i babbi il giorno di San Giuseppe?

“Festeggiare il giorno di San Giuseppe e fare anche una benedizione è fondamentale perché fa riscoprire il senso della famiglia e il ruolo del babbo, soprattutto come missione che viene data da Dio che ci mette di fronte tanti esempi, il primo tra tutti ovviamente è San Giuseppe, e questo diventa importante. Avere in mente e portare nel cuore un protettore così potente con quanto il Vangelo dice di lui o meglio con le sue intenzioni, perché di parole ne dice poche, diventa non solo importante ma anche un’attrezzatura nel cuore che aiuti i babbi a fare sempre meglio il loro mestiere”.

Cosa caratterizza questa benedizione e la differenzia dalle altre?

“La caratterizzazione è l’invocazione della benedizione di Dio e della sua grazia sulla nostra vita e, visto che i babbi hanno una missione particolare, è specifica proprio su quella missione. A Siena già vengono fatte, e si conoscono bene, altre benedizioni specifiche, si fa anche la benedizione per il cavallo e per il fantino e si potrebbe dire “Andate e tornate vincitori” anche ai babbi! Vista la loro missione e visti i loro compiti il senso è quello”.

Come correttore dell’Onda come vivi la giornata di San Giuseppe?

“Questa è una domanda a cui risponderò fra tre o quattro anni dopo che avrò fatto un po’ di esperienza, alla fine questo è solo il secondo anno che sono correttore dell’Onda. C’è però sicuramente tanta emozione, è bello perché c’è la partecipazione di tanti sacerdoti e la celebrazione delle messe è un bel momento di fraternità. Inoltre capita sempre nel periodo della Quaresima dove c’è anche la possibilità delle confessioni che è una occasione da cogliere per prepararsi bene a questo cammino verso la Pasqua”.

Intervista realizzata da Adele e Amelia Agnesoni