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Largo ai giovani ondaioli

Federico Toscano fa il punto sulle attività del GGO, che, nonostante l’emergenza covid19, non si sono fermate.

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Il futuro è dei Piccoli delfini

Valentina Fosi, coordinatrice dei provveditori ai Piccoli delfini porta il saluto di tutti gli addetti ai piccoli.

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Onda solidale, l’impegno di Daniela e Paolo

Daniela Fratagnoli e Paolo Rossi raccontano la loro esperienza nel progetto di solidarietà promosso dal Comune e dalle Contrade per l’emergenza coronavirus.

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Il saluto del presidente di Società

Nella speranza di poter tornare presto alla Duprè, inviamo a tutti gli ondaioli il saluto del presidente di Società, Gianni Nardi.

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Il saluto del capitano

Il capitano Alessandro Toscano rivolge il suo saluto agli ondaioli.

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Il saluto del priore

Il priore Massimo Castagnini rivolge il suo saluto agli ondaioli.

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Pasqua 2020, gli auguri di priore e capitano

Il periodo pasquale segna il risveglio della vita dopo i lunghi mesi invernali. È così anche oggi, in questo tempo difficile, in cui il futuro appare più incerto e magari ci fa un po’ paura.

Restiamo uniti, anche se tutto sembra dividerci, perché è anche dalla nostra appartenenza che possiamo trovare gli stimoli e le energie per guardare al domani con fiducia e speranza.

Ci rimboccheremo le maniche come abbiamo già fatto dopo altri periodi difficili, ma insieme, forti anche del nostro essere senesi e ondaioli, ce la faremo.

Da parte nostra l’augurio di una buona Pasqua a tutte le ondaiole e a tutti gli ondaioli.

Il priore, Massimo Castagnini
Il capitano, Alessandro Toscano

25 marzo, antico Capodanno senese

Secondo la tradizione cristiana moderna l’inizio dell’anno coincide con il primo di gennaio. Una regola approvata circa 250 anni fa seguendo il modello codificato da Papa Gregorio XIII nel 1582. Ma questa uniformità, in passato, non era affatto definita. A Siena, per esempio, così come a Lucca, Firenze e Pisa, il primo giorno dell’anno era fissato il 25 marzo. Non una data a caso, ma un momento importante del calendario liturgico, che coincide con l’Annunciazione a Maria della nascita di Gesù e quindi del suo concepimento ad opera dello Spirito Santo.

Arezzo e Massa Carrara iniziavano l’anno il 25 dicembre, Pisa aveva una sua variate specifica. Un caos che, diciamo per motivi burocratico amministrativi, venne ‘normalizzato’ in maniera definitiva a partire dal 1749 quando il Granduca Francesco II di Lorena adeguò la Toscana al calendario gregoriano, uniformandosi al resto d’Europa.

Siena, città della Vergine, aveva una sua ulteriore specificità: il 25 marzo veniva celebrata la festa dell’antico Spedale e della sua Chiesa, l’Annunziata. Girolamo Gigli, nel suo ‘Diario Sanese’ descrive la donazione dei ceri da parte del Comune, la presentazione delle maestranze delle Grance e tutti i rituali liturgici al quale il popolo partecipava in grande numero e con grande devozione.

Quella del capodanno senese è una pillola di storia che ci riporta a un passato in cui l’autonomia e l’identità cittadina era molto più marcata e poggiava su un saldo equilibrio tra tradizioni religiose e civiche. Per questo da alcuni anni, soprattutto su spinta del Magistrato delle Contrade, il rito rivive attraverso una processione che si snoda dalla SS. Annunziata a Palazzo Pubblico, coinvolgendo quegli stessi protagonisti che hanno scritto la storia di Siena: le autorità civili, quelle religiose, le Contrade, il popolo senese.

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COVID-19, gli ondaioli impegnati nel progetto di Contrade e Comune

Daniela Fratagnoli e Paolo Rossi sono i due ondaioli che collaboreranno con il progetto delle Contrade per affontare l’emergenza coronavirus.

Le 17 Contrade, con il patrocinio del Comune di Siena, presenteranno congiuntamente il proprio supporto agli enti che sono preposti ad aiutare le persone impossibilitate a recarsi a fare la spesa o ad acquistare altri beni di prima necessità.

Le ondaiole e gli ondaioli che avessero bisogno possono contattare Daniela, 338 306 1058, o Paolo, 335 5411 618.

Capodanno senese 2020

In occasione della ricorrenza dell’antico Capodanno senese, domani, mercoledì 25 marzo, i contradaioli che volessero esporre la bandiera potranno farlo, per l’intera giornata, sia nel territorio, che in quello di una consorella oppure extra-moenia.

Le campane dei 17 oratori di Contrada suoneranno insieme alle ore 12.