Festa della Madonna, nei tabernacoli l’amore per Siena e le Contrade

Sacro e profano. Il Palio e le contrade sono, da sempre, un impasto di questi due elementi i quali tendono a prevalere l’uno sull’altro durante ogni ricorrenza e durante ogni singolo aspetto della loro vita. La Festa dell’8 settembre, dedicata alla Madonna, pende sensibilmente dalla parte del sacro, anche se non mancano tanti elementi profani a farle da corredo. Dal punto di vista religioso si celebra la “Natività della beata Vergine Maria”, madre del Signore di tutti i cristiani, Gesù Cristo. È una ricorrenza molto importante che coinvolge e unisce le Chiese d’Occidente e d’Oriente. 

La festa dei tabernacoli. A Siena, città dalle tradizioni fortemente “mariane”, la festa della Madonna ha un’appendice contradaiola e popolare, che si esprime attraverso la decorazione dei tabernacoli che costellano le strade e i vicoli dei nostri rioni. Ogni contrada, attraverso il lavoro dei gruppi piccoli, abbellisce e decora uno dei propri tabernacoli lasciando poi ad una speciale commissione la decisione di premiare il più bello. Si tratta infatti di una vera e propria gara, lanciata nel 1954 dal settimanale “Il Campo di Siena” e raccolta con entusiasmo dai popoli delle contrade che, ancora, oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, la portano avanti. 

Il lavoro dei piccoli delle Contrade. È uno dei tanti esempi in cui un culto antichissimo su cui poggiano le radici culturali della città si intreccia con l’attivismo ‘moderno’ delle Contrade e degli organismi cittadini che poi hanno preso a cuore questa ricorrenza, dal Magistrato delle Contrade al Comune, fino al Comitato amici del Palio, la Curia, l’amministrazione provinciale. La commissione che giudicherà i singoli tabernacoli, oltre ai rappresentanti delle varie istituzioni sarà composta anche da un docente del Liceo artistico Duccio di Buoninsegna e da un rappresentante della Soprintendenza Belle arti e paesaggio. Questo per capire quanto sia significativa anche l’attenzione al valore artistico e culturale dell’opera. Un’opera ‘leggera’ destinata a durare lo spazio di una notte eppure molto significativa perché racchiude l’amore e la passione dei piccoli contradaioli verso la storia della città e verso la propria contrada. Un amore espresso, in questo caso, con tante ore di lavoro per pensare, realizzare e installare gli addobbi nel tabernacolo scelto. Un’altra usanza legata alla festa dei tabernacoli è quella della questua che i bambini, nei giorni precedenti all’8 settembre, fanno nel rione e nelle sue vicinanze per raccogliere soldi, i quali verranno raccolto in cassette con i colori della propria contrada. 

La cena della Festa della Madonna. Religione, bambini, territorio, devozione. Nella Festa della Madonna ci sono tanti elementi antropologici che parlano di Siena e delle sue contrade. Non poteva mancare, a questo proposito, il banchetto, la cena come momento più significativo di condivisione e ridefinizione del proprio essere popolo. Anche quest’anno in tutti i rioni si svolgeranno le cene della Festa della Madonna, per la strada, ultimo momento “d’estate” prima dell’arrivo dell’inverno. Nell’Onda l’appuntamento è alle ore 20.30 in via Giovanni Duprè. Le tessere potranno essere acquistate fino al 6 settembre nei consueti punti di vendita (Tabaccheria Giuggioli, Parrucchiera Mimma, Casa del Caffè) e, il 5 e 6 settembre, in Società, dalle ore 17.30 alle ore 19 e dalle ore 21 alle ore 22.30. Ed a cena sarà possibile vedere e sostenere i ragazzi e le ragazze di tutte le contrade che si cimenteranno nel “cross dei rioni”, la gara podisitica organizzata dalla Contrada della Selva, giunta alla 44esima edizione e ormai diventata un altro appuntamento fisso legato alla Festa della Madonna.