L’Onda e l’acqua. Alle sorgenti della nostra storia

La visita al Museo dell’acqua organizzata dalla Società delle donne è stata un successo.

L’Onda e l’acqua. C’è un legame fortissimo, a livello simbolico, ma non solo, che unisce la nostra Contrada con questo elemento. Forse è anche per questo che la visita al Museo dell’acqua alle fonti di Pescaia è stata un successo. L’iniziativa, promossa dalla Società delle donne, si è svolta sabato 21 aprile ed ha coinvolto tanti ondaioli, ma anche alcuni ‘infiltrati’ che hanno apprezzato e condiviso con noi questo viaggio alla scoperta di una parte di storia della città meno conosciuta. A tenere alta l’attenzione durante la visita ci hanno pensato la “nostra” ondaiola Ilaria Fanti e Adriano Chiantini, soci dell’associazione La Diana, che oltre a condurre le visite nei bottini di Siena, pensa anche ad illustrare le fonti di Pescaia ed il museo dell’acqua.

La visita. Sono stati organizzati due gruppi che hanno seguito, alternativamente, due percorsi: uno alla fonte e al relativo bottino, l’altro nel museo. Proprio il museo è una miniera di informazioni e curiosità sul sistema dei bottini e delle fonti senesi. La multimedialità e le tecnologie innovative hanno aiutato a capire la fatica che realizzare questo sistema deve essere costata ai nostri antenati. Senza il loro lavoro e il loro genio Siena non sarebbe cresciuta e non sarebbe diventata il gioiello così prezioso del quale anche noi possiamo godere.

Acqua, una risorsa preziosa. Una città senza acqua non vive, ciascun essere vivente senza acqua non vive, e purtroppo questo concetto si sta perdendo ai nostri giorni; l’obiettivo del museo e dell’associazione “La Diana” è anche questo, far capire a tutti l’importanza dell’acqua, allora come adesso, che non dobbiamo considerare l’acqua come una risorsa scontata.

Siena e l’acqua. Ilaria e Adriano sabato hanno parlato anche di questo, illustrando il museo, facendo visitare il bottino autonomo che alimenta la fonte e la fonte stessa. Abbiamo scoperto tante notizie sulla “Siena dell’acqua” e questo è stato anche uno spunto interessante per continuare anche in futuro iniziative incentrate su aspetti meno conosciuti della nostra città. La soddisfazione dei partecipanti e il ringraziamento a chi ha organizzato la visita è stato il modo più bello per sancire la buona riuscita della giornata. Giornata che si è conclusa nel migliore dei modi, ovvero alla Duprè circondati da quel bianco e celeste che da sempre quel legame antico tra l’Onda e l’acqua.