Chiesino, a lavoro per restaurare lo spigolo
Lavori in corso nel Chiesino per ristrutturare lo spigolo danneggiato
Ultime rifiniture per le operazioni di restauro dello “spigolo” del Chiesino di San Salvadore. I lavori, iniziati lunedì 29 agosto, si concluderanno nei prossimi giorni. Un impegno della Contrada annunciato dal priore Massimo Castagnini già nell’ultimo numero del “Malborghetto”. “È un intervento importante – afferma il priore – che non potevamo più rimandare. Si tratta di un ulteriore esempio di come la nostra Contrada sappia rimboccarsi le maniche per tutelare il suo patrimonio. Il Chiesino è un pezzo fondamentale della nostra storia e non potevamo continuare a vederlo in stato di abbandono e incuria”.
“Tutti, – afferma Antonio Cinotti, provveditore ai beni immobili – ormai da diversi anni, avevamo notato che lo spigolo dell’edificio facente parte del Chiesino di San Salvadore, più precisamente il punto dove da via Giovanni Duprè si svolta per scendere in Piazza del Mercato, era stato danneggiato per una altezza di oltre tre metri, a seguito del passaggio sconsiderato di grossi camion, i cui conducenti nel fare le manovre, non evitavano ripetuti urti e ‘sdrusciate’ con le fiancate degli automezzi. Negli ultimi tempi poi, qualche vandalo non si era fatto scrupolo, addirittura, di frantumare un poco per volta e, praticamente ogni notte, asportare pezzi di quei secolari mattoni, fino a creare una vasta cavità che stava seriamente pregiudicando pure la stabilità dell’intera cantonata”.
“La Contrada dell’Onda – continua Cinotti – ha più volte sollecitato un intervento della Curia Arcivescovile, proprietaria dell’immobile, della Soprintendenza ai Monumenti e dell’Amministrazione comunale. L’inserimento dei birilli in ferro con le catene, infatti, ha consentito di limitare, non del tutto, il traffico veicolare, ma non ha risolto il problema della struttura muraria. I lavori sono partiti grazie alla sensibilità, e previo accordo, con Monsignor Gaetano Rutilo legittimo rappresentante della Parrocchia di San Salvadore in S. Agostino, che, dapprima ha dato incarico all’ architetto Roberto Simoncini di istruire la necessaria pratica edilizia, giunta finalmente a termine dopo quattro mesi di “stenti” burocratici; poi ha chiamato un muratore affidandogli la non facile ricostruzione della tessitura muraria gravemente compromessa, almeno di quella parte inferiore in grado di restituire solidità e sicurezza al manufatto. Da sottolineare che i mattoni sono stati donati dall’ondaiolo Mario Ascheri”.