Il Palio è la corsa di cavalli montati a pelo che si svolge in Piazza del Campo il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno. Una giostra che si ripete senza soluzioni di continuità dalla metà del Seicento. Dieci delle diciassette Contrade in cui è divista la città si sfidano, per conquistare il premio riservato al vincitore: un drappo di seta, il Pallium da cui il Palio. Il cavallo, assegnato a sorte, e il fantino, scelto dalle Contrade, rappresentano i rioni sul Campo. Sono loro i protagonisti di una carriera lunga tre giri di Piazza nei quali si condensano sogni e speranze dei senesi.
Il Palio del 2 luglio è dedicato alla Madonna di Provenzano e celebra la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta. Il culto legato a questa Madonna nasce da un episodio che narra di un soldato spagnolo, il quale, probabilmente ubriaco, sparò un colpo di archibugio all’immagine della Vergine. L’icona andò distrutta, tranne che per il volto e il busto, ma l’arma esplose uccidendo il soldato. L’immagine della Madonna ricomposta dal popolo iniziò a operare miracoli e conversioni. Fu addirittura deciso di costruirle un Santuario, ultimato nel 1611. La venerazione per la Madonna di Provenzano divenne parte integrante della devozione religiosa senese. Fu deciso di rendere i festeggiamenti in suo onore sempre più solenni, correndo un Palio alla tonda, in Piazza. Una giostra che andrà a sostituire la corsa alla lunga, che da secoli si svolgeva lungo alcune vie della città in particolari occasioni.
