La Contrada Capitana dell’Onda è una diciassette storiche Contrade di Siena, facente parte del Terzo di Città.

LE ORIGINI

Le origini della Contrada affondano nel XV secolo. L’Onda nacque dall’aggregazione dei popoli delle antiche compagnie militari del Casato di Sotto e di San Salvadore, battenti rispettivamente bandiera rossa con banda diagonale gialla con tre stelle rosse a otto punte e bandiera a onde bianche e nere.

Tra gli incarichi delle due compagnie, vi era il presidio del litorale tirrenico della Repubblica di Siena, il cui porto principale era la cittadina di Talamone, a 25 km a sud di Grosseto, presso il promontorio dell’Argentario.

Verosimilmente fu questo il motivo per cui i popoli delle due compagnie militari suddette, allorché presero a partecipare uniti alle Pubbliche Feste a partire dal XV secolo, scelsero come emblema un delfino natante tra le onde del mare. La testimonianza più antica di ciò risale al 1494, quando – come attestato nei Diarj di Allegretto Allegretti – l’Onda presentò, in occasione di un Gioco delle pugna, una “macchina” (ovvero un carro allegorico) raffigurante un delfino.

Quanto sopra lascerebbe supporre che anche il nome “Onda” sia stato scelto in riferimento al mare.
Secondo il Pecci, invece, il motivo risiederebbe nell’orientamento ondeggiante delle strade della Contrada, che avrebbe a suo tempo ispirato anche la compagnia di San Salvadore nella scelta del proprio stemma.

Altre fonti riportano altresì che il tema delle onde e del delfino, già presenti nella bandiera della Compagnia di San Salvadore, derivino proprio dal nome di quest’ultima: il pesce – il cui nome greco ichthys è l’acronimo delle parole: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore – è infatti una delle prime rappresentazioni allegoriche di Gesù.

I GIOCHI ANTICHI

Siena ha avuto, sino dai tempi più antichi, particolare predilezione per i pubblici divertimenti, ed al pari di altre nobili città, ha preferito lo scontro fisico dove forza, coraggio, abilità e astuzia, caratterizzarono i vari giuochi che si succedettero nel tempo.

La Bufalata consisteva in un Palio corso con le bufale per tre giri in Piazza del Campo.
L’Onda delle trentasei bufalate effettuate ne ha vinte ben cinque: nel 1599, nel 1609, nel 1623, nel 1630 e nel 1639. L’ultima bufalata fu effettuata nel 1650.

In occasione della venuta a Siena del Granduca Cosimo Il, fu corso nell’ottobre del 1612 un palio con gli asini: questo fu vinto dalla Contrada dell’Onda, detto «Palio dell’Hono-re».
Le Asinate furono ripetute soltanto altre due volte entrambe nel 1641.

Il gioco delle Pugna fu in sostanza la ripetizione dell’Elmora – un finto combattimento tra due schieramenti composti dagli uomini del Terzo Città contro quelli riuniti di San Martino e Camollia – dove tuttavia, in luogo delle armi di legno, si usarono le mani nude.
Le due squadre si fronteggiavano nel Campo e la lotta era condotta a pugni, schiaffi, e persino a morsi.
L’Onda vinse nel 1614 assieme ad Aquila, Pantera e Selva.
Il gioco ebbe inizio nel 1261, e si ripeté fino ai primi anni del XVIII secolo, solitamente nel periodo di Carnevale.

L’Onda trionfò, nel 1684, anche in una edizione del Palio di Cetinale, una corsa di cavalli che negli ultimi anni della sua vita il Cardinale Flavio Chigi, senese ed appassionato delle Contrade e del Palio, durante i periodi annuali di riposo, organizzava all’interno del Parco della Tebaide e qualche volta lungo la strada che separa il parco dalla Villa di Cetinale che si trova ai piedi della Montagnola Senese.

LE ALLEATE

L’Onda ha attualmente tre Contrade alleate, cui è legata da un saldo legame di fratellanza e amicizia.
Con la Nobil Contrada del Nicchio l’alleanza è antecedente al 1634; è invece del 1781 invece il rapporto di alleanza con la Contrada di Valdimontone. Il rapporto di alleanza più recente è quello con la Contrada della Tartuca (1933), sorto in occasione del T.O.N.O., il celebre rapporto paliesco fra Tartuca, Onda, Nicchio e Oca degli anni ‘30, che portò ben tre vittorie in sei anni alla nostra Contrada.
L’Onda è stata alleata con la Nobil Contrada dell’Oca dal 1643 al 1966.